Portugal non è il capolavoro di Cyril Pedrosa come le case
editrici che lo pubblicano vogliono far credere. Il suo lavoro migliore era e
rimane “Tre Ombre”. Portugal è
comunque un’opera magnifica, una vera e propria soddisfazione per gli occhi
degli appassionati del disegno d’autore, per coloro che sono stufi del genere
bonellide che, a causa di alcuni autori, ha atrofizzato il senso del gusto
grafico e narrativo di molti lettori di fumetti. Una regia attenta e scrupolosa
che punta sugli ambienti e sui personaggi, abilmente mossi da una mano sicura
ma leggera, morbida e spigolosa insieme, fondendo con maestria atmosfere
oniriche con quelle realistiche. Pedrosa non nasconde un gusto retrò nel suo
tratto, ma lo esprime con grande modernità, soprattutto nella colorazione.
Insomma è disegnato e colorato cosi bene da meritare il podio dei migliori
graphic novel dell’anno. L’unica pecca di questo lavoro è l’inutile lunghezza.
Purtroppo quelle cinquanta pagine in più annacquano la storia e fanno perdere
al lettore la voglia di leggerla tutta d’un fiato. Peccato. Rimane comunque un
oggetto prezioso da avere nella propria libreria, per poterlo sfogliare ogni
tanto e godere dei superbi disegni in esso contenuti.
MOLTO BELLO!
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